Tumore del testicolo: cause e fattori di rischio
Il cancro del testicolo è un tumore maschile in cui le cellule tumorali si formano a partire dai tessuti di uno o di entrambi i testicoli. Come orientarsi tra cause, sintomi e fattori di rischio
Che cos’è il tumore del testicolo e dove si forma?
I testicoli sono gli organi in cui nell’uomo avviene la formazione degli spermatozoi e di alcuni ormoni maschili.
Il tumore al testicolo ha tendenzialmente (se curato adeguatamente, col timing giusto e in centri specializzati) una buona prognosi. Si divide in non germinale e germinale; questi ultimi in seminomi e non seminomi.
Rappresentano l’1-1,5% delle neoplasie umane con massima incidenza fra i 15 e i 40 anni al momento in crescita. In casi più rari (5%) possono insorgere fuori dalle gonadi (spesso nel retroperitoneo). Nel 40% si rilevano puri e nel 60% misti oppure altre forme non seminomatose.
Il testicolo destro risulta maggiormente colpito rispetto al sinistro anche se non sono rare le forme bilaterali. Per quanto riguarda le razze, quella bianca risulta più colpita rispetto a quella nera con un rapporto di circa 3:1
Diffusione del cancro ai testicoli
I tumori del testicolo sono circa l’1 per cento del totale e il 3-10 per cento di quelli che colpiscono l’apparato urogenitale maschile. In italia l’incidenza è di 3/6 casi ogni 100.000 persone, ma bisogna considerare la fascia d’età a cui si manifesta, tra i 20 e i 40 anni
Negli ultimi 50 anni c’è stato un aumento della frequenza di tumore testicolare di circa il 45%, ma la mortalità è diminuita del 70%, a testimonianza dei significativi progressi raggiunti nella terapia di questo specifico tumore: nel 1970 il 90% dei pazienti con cancro testicolare moriva, mentre dagli anni novanta, grazie all’introduzione di nuovi farmaci, la situazione si è invertita.
Oggi il 90% degli uomini con cancro diffuso possono essere curati.
Fattori di rischio del tumore al testicolo
Tra i più noti e comuni fattori di rischio ci sono:
- criptorchidismo: cioè la mancata discesa nello scroto di uno dei testicoli che resta nell’addome o nell’inguine. Questa condizione aumenta le probabilità di trasformazione maligna delle cellule fino a 50 volte rispetto alla popolazione generale, con un rischio variabile a seconda della sede del criptorchidismo: MAGGIORE se il testicolo è nell’addome, MINORE se è nell’inguine. Le probabilità si riducono ulteriormente se l’anomalia viene corretta chirurgicamente prima dei sei anni di età.
- La Sindrome di Klinefelter: un difetto genetico, con alterazioni di alcuni cromosomi.
- Familiarità per queste forme tumorali
- Infine, gli uomini che hanno avuto un tumore al testicolo hanno dal 2 al 5 per cento di probabilità di sviluppare lo stesso tumore nell’altro testicolo nei 25 anni succesivi alla diagnosi.
Classificazione: tumori germinali e non
I tumori testicolari si dividono non germinali e germinali. Ecco una breve classificazione.
Tumori a cellule germinali
Costituiscono la maggior parte dei tumori (il 95%):
- Seminoma (40-50% dei casi, in cui l’85% si presenta in forma pura) e le sue tipologie (tipico, anaplastico e con sincizio trofoblasto)
- Carconima embrionale(20% dei casi)
- Tumore del sacco vitellino
- Coriocarcinoma
Tumori non germinali:
- Tumori dello stroma specializzato
- Tumore a cellule di Leydig
- Tumore a cellule di Sertoli
- Tumore a cellule di Sertoli – Leydig
 
- Tumori dello stroma non specializzato
Contributo redatto in collaborazione con il dott. Alfredo Bove.



