Tumore del rene: cause, sintomi e trattamenti. Dalla chirurgia tradizionale alla robotica

Il tumore del rene è tra i più diffusi negli uomini. Le cellule tumorali sono presenti nel 40% circa dei cinquantenni ed il rischio aumenta con l’età. Oggi è possibile intervenire con tecniche chirurgiche all’avanguardia. Il prof. Buscarini è tra i maggiori esperti in fatto di nefrectomia robotica.

tumore del rene, Tumore del rene

Tumode del rene: che cos’è e come si manifesta 

I tumori renali maligni rappresentano circa il 3% di tutti i tipi di cancro nell’uomo e l’adenocarcinoma del rene, o carcinoma delle cellule renali, costituisce circa l’85-90% di tutti i tumori renali.

Il suo sviluppo e le sue manifestazioni cliniche possono essere “capricciose”. Nel 30% dei pazienti con questa neoplasia la diagnosi viene posta in base a sintomi non urologici. Il tumore del rene colpisce in Italia circa 8.500 persone ogni anno.

Non si conoscono esattamente le cause che lo originano ma, grazie ai nuovi strumenti diagnostici, è possibile individuarlo e intervenire precocemente. Se fino a pochi anni fa era ritenuto quasi incurabile, oggi, grazie alle nuove terapie, sono sempre più numerosi i pazienti che riescono a sconfiggerlo.

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Sintomi del tumore del rene 

Questa neoplasia può essere asintomatica fino ad un momento relativamente tardivo della sua storia naturale; alla diagnosi circa un quarto dei malati hanno metastasi evidenti, ed un 30% ha micrometastasi occulte. Tra i tumori, di fatti, è uno dei più imprevedibili. Può impiegare anche decenni per svilupparsi, rimanere silente, non produrre sintomi. In altri casi invece la sua crescita è rapida ed aggressiva.

Diagnosi e fattori di rischio

E’ al terzo posto tra i tumori urologici (dietro il tumore della prostata e della vescica); colpisce più il sesso maschile rispetto a quello femminile con un rapporto di 2-3:1: l’età più colpita è compresa fra i 50-60 anni (età media 57 anni).

Ogni anno vengono diagnosticati circa 26.500 nuovi casi e vi sono 10.700 decessi per questa causa (dati relativi all’anno ‘97). L’incidenza dell’adenocarcinoma renale è maggiore in ambiente urbano rispetto a quello rurale. Sebbene rari, sono stati descritti casi familiari di carcinoma renale, anche se l’esistenza di un gene con suscettibilità alla neoplasia è stata ipotizzata ma non ancora dimostrata.

Il fattore genetico è stato supposto in quanto questo tumore è stato trovato in associazione con la malattia di von Hippel-Lindau, (alterazione autosomica dominante caratterizzata dallo sviluppo di tumori multipli del Sistema Nervoso Centrale, feocromocitoma e carcinomi a cellule renali bilaterali); infatti, in circa un terzo dei pazienti con tale patologia si sviluppa l’adenocarcinoma renale. Questa neoplasia in associazione con tale malattia spesso è bilaterale e plurifocale.

L’eziologia del tumore renale prevede oltre al fattore genetico anche il fattore endocrino. Oltre a tutto ciò, ritroviamo fra i fattori di rischio:

  • il fumo di sigaretta;
  • l’obesità;
  • diete ricche di grassi animali e di colesterolo;
  • l’uso eccessivo di analgesici contenenti fenacetina;
  • la malattia renale policistica dell’adulto;
  • l’esposizione professionale ad asbesto, cadmio, prodotti petroliferi e per la concia del cuoio.

Proprio per l’eziologia multifattoriale di questa forma di cancro, peraltro non troppo chiara, purtroppo non si può parlare di prevenzione.

Chirurgia robotica per il tumore al rene

La chirurgia robotica in urologia consente di trattare in modo mini invasivo i tumori della prostata, del rene, della vescica e alcune patologie urologiche benigne, con importanti vantaggi per il paziente: il prof. Maurizio Buscarini, docente universitario e urologo con esperienza ventennale nel campo, esegue interventi di chirurgia robotica oncologica e ricostruttiva a Roma.

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