Di salute della prostata (e dell’apparato uro-genitale maschile) si parla poco in famiglia e a scuola; ed è così che la visita urologica è diventata negli anni un imbarazzante tabù, un argomento per “vecchi signori” dai capelli bianchi, da evitare con cura quando si è ancora giovani. La prevenzione, però, può fare la differenza anche in ambito urologico. Prostatite, ipertrofia prostatica benigna e tumore della prostata possono essere, infatti, battuti sul tempo se il miglior alleato maschile diventa l’urologo, a tutte le età. Un po’ come le donne fanno con il ginecologo sin dalla notte dei tempi.

Prostata sana? Evita il fai da te; chiedi consiglio all’urologo

Di falsi miti è pieno il mondo (e il web): quando si parla di salute della prostata – e non solo – è sempre opportuno chiedere consiglio ad un urologo ed evitare il fai-da-te, che può dimostrarsi non solo inutile ma persino dannoso. E se c’è un rimedio popolare per le scottature (il burro) e per l’astenia (gli spinaci), non mancano certo i consigli della nonna anche per quanto riguarda la salute della prostata. Ma prima di entrare nel vivo di questo decalogo salva-prostata è bene ricordare cos’è la prostata e quali funzioni assolve.

Che cos’è, a cosa serve e dove si trova la prostata?

La prostata è una ghiandola annessa all’apparato genitale maschile, situata al di sotto della vescica e che circonda l’uretra. Riveste un ruolo importante nella produzione del liquido seminale poiché fornisce componenti fondamentali alla sopravvivenza e alla qualità degli spermatozoi e ha anche importanti funzioni ormonali. Pertanto alcune alterazioni della sua struttura possono influire sulla fertilità maschile. Inoltre, la prostata può essere la sede di malattie infiammatorie, quali le prostatiti o l’ipertrofia prostatica benigna, oppure di tumori maligni. E’ importante ricordare che le patologie a carico della prostata possono insorgere a tutte le età. E’ facile intuire, quindi, perché sia così importante preservarne funzionalità e benessere il più a lungo possibile.

Prostata infiammata: è bene evitare gli eccessi

Cominciamo, quindi, rassicurando gli appassionati delle due ruote e dei cibi piccanti: andare in bicicletta e mangiare peperoncino non fanno, di per sé, male alla prostata. Come sempre a prevalere deve essere il buon senso a dispetto di qualsiasi eccesso. Anche una prolungata astinenza sessuale può essere causa di prostatiti. Quello che contribuisce sensibilmente all’insorgenza di disturbi prostatici sono la sedentarietà, il fumo di sigaretta, l’eccesso di caffè e di alcol.

Come preservare la salute della prostata? Ecco la nostra Top Ten delle buone pratiche

  1. bere molta acqua (circa 1,5/2 litri al giorno);
  2. scegliere una dieta sana e varia: tra i cibi che fanno bene alla prostata è bene prediligere alimenti antiossidanti a discapito di grassi animali e insaccati; è importante mangiare cereali integrali e legumi (possibilmente senza buccia). Non devono mai mancare ortaggi e frutta fresca;
  3. contenere il consumo di zuccheri perché lo zucchero raffinato viene metabolizzato proprio come le bevande alcoliche, appesantendo l’apparato digerente nel suo complesso;
  4. evitare il fumo, l’eccesso di alcolici e di caffè: la bevanda anti-sbadiglio crea, infatti, se consumata in eccesso, disidratazione e irritazione, due condizioni che tendono a peggiorare la prostatite. La birra, inoltre, è ricca di lieviti che possono irritare la prostata, provocando una proliferazione batterica;
  5. è bene prestare attenzione anche alla regolarità intestinale, strettamente connessa con la prostata con cui l’intestino è anche vicino;
  6. fare attività fisica regolarmente: questa accelera il metabolismo e contrasta la sindrome metabolica che influenza negativamente anche le funzionalità della ghiandola prostatica, causandone un aumento di volume;
  7. avere una vita sessualmente attiva a tutte le età;
  8. scegliere la prevenzione, effettuando una visita urologica in tutte le fasi della vita (pubertà, età adulta, terza età);
  9. dopo i 45 anni di età i controlli urologici dovrebbero essere intensificati, recandosi dallo specialista in media una volta all’anno;
  10. rivolgersi subito ad uno specialista se vediamo sangue nelle urine, ma anche in caso di bruciore, minzione frequente o difficoltà ad urinare.